Genova - “Nefande e spaventose inondazioni”, secondo quanto scriveva Leonardo da Vinci, o quanto meno la loro immagine sonora, apriranno il concerto che avrà come protagonista il celeberrimo violinista “crossover” David Garrett , diretto da Andrea Battistoni sul podio dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice, giovedì 14 aprile alle 20.30. Sono quelle del brano iniziale del programma, trasformate in suoni da Marco Lombardi, il compositore ligure a cui la Fondazione Teatro Carlo Felice ha commissionato un pezzo per orchestra: il risultato è “Delle acque”, una partitura, precisa lui stesso «per orchestra con voce recitante, che ho ideato prendendo spunto dai codici di Leonardo, da cui sono tratti i frammenti della voce recitante».

«Sono rimasto colpito dalla lettura degli scritti in cui Leonardo studia i vari aspetti delle acque» prosegue Lombardi, «accompagnati da splendidi disegni. Cosa singolare: la similitudine, davvero sorprendente, fra i disegni leonardeschi sul diluvio e le foto satellitari scattate in occasione dell’alluvione del 2014 a Genova». Scritto per un ampio organico orchestrale, con una nutrita sezione di percussioni, il brano di Lombardi è in prima esecuzione assoluta e sarà lo stesso direttore, Andrea Battistoni, a incaricarsi del ruolo di voce recitante.

Se Lombardi è la novità, l’attrazione della serata resta senza dubbio quella del biondo e fascinoso David Christian Bongartz, in arte David Garrett, che dalla originaria, severa formazione classica nella natìa Germania e dopo il diploma alla Juilliard School di New York, è passato a un repertorio crossover con cui ha saputo imporsi a livello mondiale, costantemente seguito da stuoli di ammiratori, molte, in verità, le ammiratrici. Bambino prodigio, già a dieci anni si esibiva con la Filarmonica di Amburgo e a tredici firmava un contratto in esclusiva con la Deutsche Grammophone. Apprezzato da direttori come Zubin Mehta e Daniel Barenboim, Garrett suona generalmente su uno splendido Stradivari. Possiede anche un prezioso Guadagnini ma stavolta, per i prevedibili bis, gli verrà anche concesso l’onore di esibirsi sul “Cannone”, il violino appartenuto a Niccolò Paganini che un paio di anni fa Garrett stesso ha impersonato sul grande schermo, in un film sulla vita del grande compositore genovese.

Il programma è di grande richiamo. Garrett sarà infatti interprete del Concerto per violino e orchestra in re maggiore op.35 di Piotr Ilich Ciaikovskij: pagina popolarissima, di trascendentale virtuosismo per la parte solistica, scritta dal compositore russo in Svizzera nel 1878, uno dei concerti più amati ed eseguiti di tutta la storia della musica. A concludere la serata, ancora Ciaikovskij, con la Sinfonia n.3, del 1875: non così conosciuta come le tre successive sinfonie, questa composizione è detta “Polacca” per la presenza di temi popolari della Rutenia.

Prima del concerto, alle 19.30, nella Sala Paganini al Carlo Felice, Battistoni parlerà di Ciaikovskij e Lombardi della sua nuova composizione “Delle acque”.

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